Brand friendly: Come può un brand trasformarsi in amico del consumatore?

Il lato umano del marchio è diventato vitale per l’economia digitale. Ad oggi, il marketing risulta applicabile ad una sola grande azione: Il passaparola. Per passaparola intendiamo i dialoghi orizzontali cioè conversazioni tra soggetti che si scambiano informazioni e si danno tra loro dei consigli.

Marketing passaparola

 Il marketing per passaparola è molto diffuso tra le categorie di artigiani e professionisti e oggi è tornato sotto forma di dialogo digitale. La differenza è che non è tra soggetti che si scambiano opinioni, perché la pubblicità classica non ha più l’efficacia di un tempo e si utilizza solo all’inizio come lancio per costruire l’immagine di un brand. Si può quindi dire che se la pubblicità serve solo per farsi riconoscere all’inizio, il passaparola è quello che a somme tirate ti influenzerà nella decisione tra un negozio e un altro.

brend friendly

Come creare un brand umanistico

I clienti sono persone e quindi è fondamentale riconoscere il lato umano. I consumatori dialogano fra di loro, prestano molta attenzione al difendersi dalla pubblicità trappola e cercano di tutelarsi. Invece, il brand, deve diventare umano e prestare attenzione a non intimidire, ad essere sincero, autentico e a mettersi in discussione mostrando anche eventuali punti di debolezza. Il concetto che sta alla base dell’umanizzazione del brand friendly viene definito marketing umanistico.

Ma come si può personificare un brand? 

1. ASCOLTO SOCIALE

L’ascolto sociale consiste nel rimanere costantemente aggiornati su quello che succede al brand su internet. Ovvero alle tendenze e in generale sulle azioni dei social media o community. Ci sono software che lo fanno in automatico restituendoci i big data.

2. ETNOGRAFIA

L’etnografia su internet è lo studio delle tribù di internet, e-tribes, e si effettua entrando nelle community, instaurando relazioni e sviluppando empatia nei confronti dei membri. Questo risulta molto importante per identificare la propria buyer persona e capire cosa può o meno interessare al nostro cliente

3. RICERCA EMPATICA

Si parla dell’osservazione di tutti i contesti dove ci sono clienti, per capirne tutti i bisogni.

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CARATTERISTICHE DEI BRAND UMANISTICI

Come il leader deve possedere caratteristiche per essere autorevole e positivo per le persone che lo circondano, il brand deve essere brand friendly. Quindi deve  riuscire ad avere caratteristiche che lo faccia sembrare più apprezzabile e umano. Come ad esempio:

1. FISICITÀ

Un brand che vuole influenzare deve possedere una fisicità che li rende unici proprio come quando una persona risulta attraente se ha un bel fisico. Apple infatti si è distinta dalle altre tecnologie perché è riuscita a dare un tocco di design ai propri prodotti.

2. INTELLETTO

E’ una capacità di raccogliere informazioni e elaborare nuove idee. I brand con grosso intelletto lanciano sempre prodotti nuovi e originali.

3. SOCIALITÀ

Un brand socievole come una persona significa che è in grado di trovarsi bene con gli altri e farli stare bene. Inoltre il brand socievole non ha paura di conversare con i clienti e ascoltarne i desideri, le lamentele ma anzi risolve sempre i problemi.

4. EMOTIVITÀ

L’emotività di un brand è data dall’utilizzo di messaggi coinvolgenti che riescono ad evocare emozioni autentiche che diano un forte segnale di umanità. I messaggi devono suscitare reazioni che creano scalpore nel consumatore.

5. AFFABILITÀ

Proprio come le persone affidabili si sanno guardare dentro vedendo i loro punti di forza e debolezza, anche il brand deve essere in grado di farlo. E’ importante che il marchio motivi gli altri a migliorarsi, sappia qual’è il proprio posto nel mondo, mostri i suoi difetti e si prenda la responsabilità delle proprie azioni.

6. MORALITÀ

Un brand che risulta umano, possiede una forte moralità e quindi ha dei forti valori. Alcuni brand sono anche impegnati in contesti sociali per i quali si impegnano partecipando attivamente e creando delle fondazioni.Un brand che sposa una causa è sempre apprezzato. Nike ad esempio ha appoggiato a pieno la causa del Black Lives Matter e facendolo ha migliorato la propria presenza e ne ha tratto beneficio. Però questa azione può anche rivelarsi un’arma a doppio taglio perché rischia di diventare una causa commerciale.

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