Dal lancio di ChatGPT nel novembre del 2022 tante cose sono cambiate e sempre più utenti si sono interessati e avvicinati all’intelligenza artificiale (IA). Questa nuova tecnologia, capace di simulare i processi cognitivi e di apprendimento umani, è ormai parte integrante della vita quotidiana delle persone di tutto il mondo, occupando spazi durante il loro svago personale fino ad arrivare all’utilizzo della stessa in diversi ambiti di lavoro.

Un ruolo centrale in questo innovativo e rivoluzionario scenario virtuale lo occupa da tempo ormai Open Ai, un’azienda di ricerca e implementazione dell’IA. La stessa che quel 30 novembre di due anni fa ha lanciato ChatGPT nel paesaggio digitale globale, mutandone irrimediabilmente le caratteristiche e le peculiarità.

Ma nonostante questo, OpenAI non si frena e ad oggi torna in scena con ancora più slancio attraverso il lancio di un nuovo modello di AI generativa: Sora.

Sora: cos’é e come funziona

Le capacità e funzionalità di questo nuovo tool sono simili e ricordano in parte quelle di DALL-E: un altro strumento di OpenAi, utilizzato per la generazione di immagini attraverso l’utilizzo dell’intelligenza artificiale.

Ciò però che distingue Sora dall’ormai diffuso e popolare DALL-E è il prodotto che si andrà ad ottenere. Non parleremo più di immagini fisse, infatti, ma di video. E Sora può crearli in molteplici modi diversi:

  • Attraverso la scrittura di un prompt formato testo: in questo modo, l’IA andrà a creare una clip basandosi sulle istruzioni e descrizioni fornite.
  • Partendo da un’immagine fissa:  in questo caso, i due strumenti generativi possono anche essere usati in combinazione.
  • Partendo da clip video già esistenti:  in questo caso, ciò che si andrà a chiedere a Sora sarà estendere la clip già esistente, arricchendola di nuovi fotogrammi generati attraverso l’intelligenza artificiale.

La nascita di questo nuovo strumento dimostra dunque di possedere un potenziale incredibile, capace di rivoluzionare il mondo sia dei consumatori, ma anche dei nuovi utenti e delle aziende.

Questa grande potenzialità presenta però anche alcuni limiti, il primo dei quali è il pericolo di disinformazione. Da questi strumenti potrebbero infatti nascere gravi eventi di disinformazione a causa di informazioni errate che potrebbero diventare problematici. Basti pensare al fatto che la percentuale di deepfake, ovvero video e immagini false create attraverso l’IA, è aumentato del 900% solo nell’ultimo anno. Altro limite importante è quello della limitatezza del video, che può raggiungere solo un minuto o meno di lunghezza.

I competitor di Sora

Ma in questo nuovo panorama digitale, anche altre aziende hanno intenzione di emergere. Possiamo parlare in particolare di 3 diverse aziende:

  1. Meta e Google: che hanno annunciato il lancio di Lumiere a gennaio 2024.
  1. Stability Ai: una start-up il cui prodotto si chiama Stable Video Diffusion.
  1. Amazon: che sta lavorando per il rilascio del suo nuovo prodotto Create with Alexa, modello ideato per la creazione di brevi video per bambini partendo da un prompt di testo.

In conclusione

Non è ancora stato resa pubblica la data di lancio in cui Sora sarà reso accessibile a tutti gli utenti. Al momento infatti, solo un ristretto gruppo di tecnici e tester sta utilizzando il nuovo strumento, testandone e migliorandone le criticità e i punti deboli. Dunque, il futuro di questo nuovo tool è ancora incerto, ma sicuramente OpenAi non si farà attendere a lungo.

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