Pain Point cosa sono e come utilizzarli nel copywriting
Tecnicamente, il Pain Point è un problema molto specifico che clienti o prospect possono avere riguardo ad un prodotto o servizio. Per esempio se ho un dubbio con gli acquisti online, il mio pain point consiste nel trovare nella punta dell’iceberg la diffidenza per l’acquisto online a cui si aggiunge la frustrazione di non riuscire a provare il prodotto prima di poterlo acquistare. Ma altre persone potrebbero avere un pain point diverso per esempio, non poter chiedere aiuto subito come accadrebbe se acquistassero un prodotto in negozio fisico. Quindi un Paint point può essere:
-Problema stratificato. Quindi, la ricerca per identificare i pain point, deve scavare a fondo
-Problema legato a cause diverse a seconda di chi ho davanti. Quindi è il brand a chiedersi se e come può intervenire per distruggere il maggior numero di dubbi per la sua clientela.
Come un brand può distruggere i pain point
Dopo il Covid-19 anche chi non era abituato agli acquisti online si è dovuto abituare all’E-Commerce.
Se siete un brand di Make-Up per esempio, potete riservare ai vostri clienti:
- Creare una simulazione 3D in home page per scoprire i colori adatti alla pelle
- Vedere i prodotti su diversi tipi di incarnato.
- Creare filtri Instagram con i prodotti
In questo modo il brand andrà in contro ad un pain point. E’ impossibile risolvere tutti i problemi, ma un brand può gestirli, grazie ad un copywriter, con risposte ben progettate e comunicate. Vediamo insieme quali sono:
Utilizzare I pain point attraverso le landing page
Ricercando gli insight, il Copy è la persona adatta per “trovare un problema e offrire una soluzione”. Questo è anche lo scopo delle landing page. Quella di Gmail per esempio, si riferisce a semplicità, rapidità e sicurezza, tutti pain point che gli user di gmail hanno. Alcuni hotel invece, potrebbero avere come pain point il servizio di ristorazione. Per questo una buona mossa da sviluppare potrebbe essere creare nella home page del sito, un box dedicato dove spiegare la provenienza delle materie prime ecc.
In questo caso il pain point è legato alla promessa del prodotto/servizio e dal pubblico di riferimento
Creare un brand name a partire dai pain point
Il pain point può presentarsi anche nel momento di creazione del nome per il nostro brand. I problemi che possono insorgere, possono essere legati alla produttività, lo spreco di tempo o la difficoltà nel raggiungere un obiettivo specifico. (Casa facile,trovaprezzi, mutuionline)
Sfruttare i problemi per il SEO copywriting e il content marketing
Il blog è utile per rispondere a possibili dubbi o problemi del nostro pubblico. Questo può essere fatto con consigli pratici, esempi, idee, consigli, risorse ecc. Se cerchiamo problemi a cui dobbiamo dare risposta, possiamo trovarli nelle keyword a coda lunga o nelle domande che si inseriscono dentro i motori di ricerca. Oppure usare tool come (SEO tester Online, Google Suggest, Ricerche correlate alla fine della SERP o People Also Ask).
Rispondere ai pain point con i microcopy
L’UX writing è una disciplina che per sua natura risponde ai pain point delle persone attraverso testi molto corti o microcopy che rassicurano chi li legge. Un esempio è Booking. I Micro copy utilizzati sono : Se procedo, posso cancellare la prenotazione gratuitamente?, La colazione è inclusa? ecc. e poi ho la possibilità di trovare tutte le risposte
Caso da Analizzare
La Pasta Garofalo, ha creato una confezione che pone all’attenzione il tempo di cottura della pasta. L’idea è nata quando un consumatore su Facebook ha sollevato una sua perplessità ovvero l’estrema difficoltà di trovare in modo veloce il tempo di cottura nei pacchi di pasta. Così, si crea la campagna “Movimento grandi minuti” e Pasta Garofalo aderisce e lancia il pacco in edizione limitata. Questa idea è nata quindi da un problema specifico che è stato capace di avvicinare il brand al pubblico e a far emergere l’azienda.
Ecco quindi come creare opportunità dai problemi!
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