Google, sotto la guida del CEO Sundar Pichai, ha recentemente svelato la sua ultima incursione nel mondo dell’intelligenza artificiale con Gemini: una suite di modelli generativi destinati a ridefinire le esperienze degli utenti su varie piattaforme. Presentato a giugno, Gemini è composto da tre modelli distinti: Nano, Pro e Ultra. Nonostante il suo potenziale, la suite deve ancora affermarsi in Europa a causa delle rigorose normative sulla privacy imposte dall’Unione Europea.

I tre modelli

Gemini Nano: Potenziamento per gli Utenti Mobile

Gemini Nano, il modello introduttivo, è progettato specificamente per gli utenti mobile e sarà accessibile inizialmente attraverso il Google Pixel 8 Pro. Questa mossa strategica sottolinea l’impegno di Google nel mettere direttamente nelle mani degli utenti di smartphone avanzate capacità di intelligenza artificiale. Con Gemini Nano, l’obiettivo è migliorare le interazioni tra utente e dispositivo offrendo un’esperienza di intelligenza artificiale più intuitiva e personalizzata.

Gemini Pro: Una Sinergia di Tecnologie

Gemini Pro compie un passo avanti integrando Bard, un’intelligenza artificiale esistente di Google, nel suo framework. Questa collaborazione potenzia le capacità del modello, promettendo un’esperienza avanzata e personalizzata per gli utenti. La combinazione di tecnologie sottolinea l’impegno di Google nel migliorare ulteriormente le funzionalità della sua intelligenza artificiale.

Gemini Ultra: La Promessa di Grandezza

La versione Ultra di Gemini, annunciata durante la presentazione, è ancora in fase di sviluppo e si prevede il suo rilascio il prossimo anno. Questo modello ambizioso, destinato a essere il più grande Large Language Model al mondo, si propone di superare ogni aspettativa, aprendo nuovi orizzonti nell’utilizzo di intelligenza artificiale su larga scala. In parallelo al lancio di Gemini Ultra, Google anticipa l’arrivo di Bard Advance, una versione più evoluta dell’Intelligenza Artificiale di Google presentata mesi addietro. Questo aggiornamento si prefigura di essere un passo avanti significativo rispetto alla sua controparte, potenziando ulteriormente le capacità di gestione di dati, codice, immagini e testo.

La battaglia con ChatGPT

Durante la presentazione, i rappresentanti di Google hanno sottolineato che il trio Gemini sarà più potente di ChatGPT. Ciò sarà reso possibile grazie allo sviluppo delle competenze di Gemini per gestire dati, codice, immagini e testo in modo integrato. Questo approccio olistico posiziona Gemini come una soluzione all’avanguardia per affrontare sfide complesse e svolgere compiti multidimensionali con una precisione senza precedenti.

Il futuro dell’IA

Sebbene attualmente disponibile solo in inglese, Google ha confermato che Gemini sarà integrato nei motori di ricerca, nei prodotti e nel browser Chrome. Inoltre, sono in programma espansioni future per supportare altre lingue, consolidando ulteriormente il ruolo di Gemini nell’ecosistema globale di Google.

In conclusione, Google sembra aver fissato nuovi standard nell’intelligenza artificiale generativa con Gemini, aprendo le porte a possibilità inimmaginabili di interazione e svolgimento di compiti avanzati. Resta da vedere come questa innovazione influenzerà il nostro modo di utilizzare la tecnologia nel quotidiano, ma l’entusiasmo e le prospettive aperte da Gemini suggeriscono un futuro in cui l’IA diventerà un pilastro fondamentale del nostro quotidiano digitale.

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